danni o difetti sartilaginei
Danni o difetti cartilaginei
12 febbraio 2017

Lesione del crociato anteriore

Infortunio al ginocchio
La rottura del legamento crociato è un infortunio molto diffuso, soprattutto tra i giocatori di calcio, che riguarda l'area del ginocchio. Quest'area è una delle più complesse e ampie del nostro corpo e comprende quattro legamenti che ne consentono il corretto funzionamento. Due di questi legamenti sono ai lati del ginocchio: il Legamento Collaterale Mediale (LCM) e il Legamento Collaterale Laterale (LCL). Altri due legamenti si incrociano al centro dell'articolazione, unendo così tibia e femore: il Legamento Crociato Posteriore (LCP) e il Legamento Crociato Anteriore (LCA).

Legamento crociato anteriore e posteriore in particolare, collaborano alla formazione del cosiddetto pivot centrale, ovvero il principale elemento di stabilizzazione dell'articolazione. Per questo quando uno dei legamenti si rompe, il ginocchio cede e si avverte un dolore che può andare da un'intensità moderata a molto intensa, impedendo in ogni caso la continuazione dell'attività motoria normale.

Tecniche operatorie standard

Le tecniche di ricostruzione chirurgica del legamento crociato più utilizzate, prevedono il prelievo tendineo "autologo", ovvero dal corpo stesso del paziente:
  • Ricostruzione con tendini della coscia: gracile (GR) o semitendinoso (ST), attualmente la tecnica più utilizzata;
  • Ricostruzione con tendine rotuleo.
In entrambi i casi, queste tecniche operatorie comportano un certo danno per il paziente. Ebbene si.
Considerando le nuove tecnologie a disposizione possiamo stabilire che gli interventi chirurgici di questo tipo sono più lunghi e comportano conseguenze postume dolorose, oltre a ritardare il ritorno alla normale attività motoria, a causa delle tempistiche di guarigione anche dei luoghi di prelievo tendineo.

A causa dei prelievi tendinei inoltre si altera anche la propriocettività, ovvero la capacità di elaborare le informazioni che riguardano i movimenti propri del corpo. Come è facile intuire questo comporta una grossa difficoltà nel movimento e nella prevenzione di incidenti post-operatori.

A tutto questo si può aggiungere il fatto che non sempre il prelievo tendineo avviene in maniera ottimale, trovandosi di fronte a strutture meccanicamente insufficienti alla resistenza media di un crociato naturale. Occorre poi avvolgere e sostituire tali tendini per avere uno pseudo-crociato che non sarà mai uguale a quello nativo.
Nel 15-20% dei casi la zona di dolore e di infezione è localizzata nella zona di prelievo, ritardando notevolmente la ripresa funzionale completa, che avviene nella maggioranza dei casi in 6 – 12 mesi.

I vantaggi dei prodotti offerti da MIT

E se non doveste affrontare tutto questo? Esistono metodi migliori per riparare la lesione o la rottura dei legamenti del ginocchio.
La ricerca e l'innovazione tecnologica hanno portato grandi miglioramenti in tutti gli aspetti operatori sopra elencati, producendo prodotti rivoluzionari, che comportano diversi vantaggi. I prodotti MIT consentono di tornare in campo o alla normale attività motoria molto più in fretta dei metodi tradizionali, essendo caratterizzati da operazioni molto meno invasive grazie a nessun prelievo tendineo dal paziente.

Il prodotto MIT adatto a questa lesione è il legamento sintetico LARS.

Tempi di recupero ridotti

Dolore operatorio minimo

Operazioni meno invasive

Nessun prelievo tendineo dal paziente

Legamento sintetico Lars

C'è legamento sintetico e legamento sintetico.
I legamenti artificiali vengono prodotti già da diversi anni, ma nessuno consente le stesse performance di quelli a marchio Lars. A differenza dei legamenti sintetici degli anni '80, non provoca sinoviti, ovvero infiammazioni del ginocchio, né subisce rotture nel tempo, salvo il ripetersi di episodi traumatici che avevano portato alla rottura del legamento naturale.

Grazie alla sua notevole resistenza (4000 N contro i 1200 N del nativo) permette una ripresa funzionale molto rapida. In molti casi il paziente non si vede nemmeno costretto all'utilizzo di un bastone d’appoggio, ed in meno di una notte recupera pienamente la sua funzionalità.
Questo legamento innovativo ha largamente provato la propria compatibilità con i tessuti umani: in uso dal 1993, in oltre 120.000 casi, permette alle cellule del corpo di rivestirlo con un tessuto simil legamentoso che lo avvolge proteggendolo nel tempo.
La durata operatoria si riduce grazie alla mancanza di tempi di intervento dovuti al prelievo dei tendini dal corpo del paziente e alla preparazione degli stessi.

SENZA MIT
CON MIT